Jonathan Franzen – Più lontano ancora

[post di raccolta di estratti dai saggi di Franzen, nulla più.]

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Il dolore non vi ucciderà.

• Tuttavia, se dedicate la vostra esistenza al tentativo di piacere agli altri, e assumete un’immagine il più possibile accattivante per riuscirci, forse è perché non credete di poter essere amati per come siete davvero.

• Se è vero che una passione è fatta per metà di ossessione, per l’altra metà è fatta di amore.

L’isola più lontana.

• Il nostro attuale stato d’animo quando prendiamo in mano un romanzo – la consapevolezza che si tratta di un’opera di fantasia; la volontaria sospensione dell’incredulità – è, di fatto, metà dell’essenza del romanzo stesso.

Il Re Grano.

• In epoca moderna, il ruolo di vittima esemplare è stato assunto dagli artisti. I non artisti amano gli artisti e contano su di loro perché diano una forma gradevole alle esperienze centrali della condizione umana. Allo stesso tempo, gli artisti suscitano rabbia, e a volte furia omicida, per la loro dubbia moralità e perché rendono coscienti dolorose verità di cui i non artisti preferirebbero non avere coscienza.

La narrativa autobiografica.

• Il romanzo, per come lo vedo io, deve essere una lotta personale, uno scontro diretto e assoluto con la storia della vita dell’autore.

• Che cos’è la narrativa, dopottutto, se non una specie di sogno volontario? Lo scrittore lavora per creare un sogno che sia vivido e significativo, in modo che il lettore possa poi sognarlo con vividezza e sperimentarne il significato.

David Foster Wallace

• Le persone che vogliono mantenere il controllo possono avere problemi a vivere l’intimità. L’intimità è anarchica, vicendevole e per definizione incompatibile con il controllo.

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